venerdì 27 marzo 2015

70 anni in 7 giorni: gli anni '50 da Athos Guizzardi

Da Guizzardi i compleanni sono una cosa seria. Per festeggiare i 70 anni dello storico negozio di barbecue, forni e camini, Gianni e Magda hanno chiamato quarantanove chef (uno più incredibile dell'altro) che in sette giorni di show cooking di altissimo livello ripercorreranno la storia e l'evoluzione della cucina. Per maggiori informazioni, visitate il loro sito. Ieri era il turno degli anni '50; abbiamo degustato piatti semplici, di pesce o di maiale; piatti dei ricordi di un dopoguerra che, dai racconti dei nostri vecchi, hanno avvicinato le persone, le hanno riunite attorno ad un tavolo che era sì fatto di pietanze poco elaborate, con quello che si aveva e con tutto quello che si aveva (lo "scarto" non esiste in tempi di fame e non dovrebbe esistere oggi per svariati motivi), ma era forse pieno di un'allegria fatta di persone, di vicinanza, di comunità.

Il primo cuoco ad esibirsi: Alberto Bettini, della trattoria Amerigo1934, Savigno. Ci ha portato un piatto della nonna, perfetto nella sua semplicità: trota con patate e mayonese; il paese noto per il tartufo, cinquant'anni fa lo era per le trote, servite in tutte le trattorie: Alberto ce lo ripropone con il salmerino del Corno alle Scale (un piccolo parco nell'Appennino tosco-emiliano) di Roberto Ori. Delizioso.

Passiamo poi a Maria Grazia Soncini de La Capanna di Eraclio, Codigoro (Ferrara). Scopro con piacere di compiere gli anni lo stesso giorno della mamma di Maria Grazia. Ottantasei anni e in splendida forma! Maria Grazia ci prepara un piatto insieme a sua figlia ispirato alla cucina veneziana, un risotto carnaroli con i go' (ghiozzo), un pesce di laguna poco pregiato poiché particolarmente spinoso. I go' vengono scottati per 8 minuti e poi fatti raffreddare nel loro brodo di cottura, spinati e passati al cutter per frantumare eventuali spine residue. La polpa viene poi fatta rosolare con l'aglio, con le lische si farà il fumetto. Non si butta niente! 
Purtroppo non sono arrivata a far la foto al piatto finito! Peccato! 
Il tempo di degustare i bianchi della Tenuta del Cerro (mi è piaciuto tantissimo il Vermentino) che Simone Ropa (La Bottega di Franco, Bologna) era pronto a presentare il suo piatto: pesce gatto fritto insaporito con un delizioso sughetto di pomodoro e patate. Io l'ho trovato davvero invitante!

Paolo Teverini (Bagno di Romagna, Rimini) ci presenta un piatto per me insolito, ma un suo cavallo di battaglia: una carbonara di calamari, con uovo di quaglia e pancetta.

E' il turno di uno dei docenti del corso che sto frequentando: di Alessio Malaguti (chef della Trattoria La Rosa 1908 (Sant'Agostino , Ferrara) vi ho già parlato qui.
Il piatto che ci ha portato è ispirato ad un piatto che uno dei ragazzi che han fatto lo stage da Alessio, un piatto davvero strepitoso: passatelli con ragù di fassona e trippa, tartufo e spuma di Parmigiano Reggiano.

Mai mangiata in vita mia la trippa cucinata così bene!
Non c'è neanche il tempo di riprendersi da questo incredibile piatto che è il turno di Mario Ferrara, trattoria Scacco Matto, Bologna (qui e qui vi ho parlato di lui) che viene accompagnato dalla sua meravigliosa compagna Stefania e da un talentuoso commis, un certo Max Poggi...

Mario è felice di condividere con noi un piatto della sua infanzia, "Cassola lucana"  la chiama.
Questo piatto potrebbe essere parte della tradizione di qualsiasi regione d'Italia dove è radicata la cultura del maiale, un bel piatto fatto con tutti gli scarti del maiale, quelli che in Emilia useremmo per fare la coppa di testa, che finiscono allegramente in un bel pentolone di cavolo verza, tirati con i pomodori. Un bel po' di pepe completa il piatto. Piatto pesante? ma no! i semi di finocchio presenti nella ricetta favoriscono la digestione!
Ed ecco che è il momento del piatto a quattro mani: 
un piatto di mezzi rigatoni artigianali di Carla Latini con un ragù "terrone" di capocollo: Max Poggi (Ristorante al Cambio, Bologna) e Mario Ferrara insieme sono un'accoppiata riuscita. Riuscitissima. Un piatto da applauso.

Ma siccome sembrava che avevamo degustato troppo poco ecco il piatto bomba della serata: Max ci porta un cotechino tradizionale accompagnato da crema di fagioli, uovo e tarassaco. Ci ho abbinato un Montefalco Sagrantino e credo di aver fatto bene!
Presenti con i propri prodotti alla super serata i Salumi Negrini, I bibanesi e il caffè Lelli
E' stata una serata fantastica e stasera si ripete con altri incredibili chef e le loro creazioni. Chi viene? E se volete vedere le altre foto della serata, passate a trovarmi su facebook!



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